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Data center e logistica: dalla rinaturalizzazione nuove opportunità di sviluppo

La riduzione del consumo di suolo è un obiettivo primario delle politiche urbanistiche europee e italiane.

La crescente attenzione verso la salvaguardia dei greenfield e l’incentivo al riuso di aree dismesse si scontrano con la necessità di alcune infrastrutture strategiche – come i data center e le piattaforme logistiche – di essere collocate in aree vergini, vicine a nodi intermodali ed energetici.

La difficoltà nel reperire brownfield idonei per tali sviluppi non può tuttavia tradursi in un approccio di “decrescita felice”.

In linea con la recente approvazione della Nature Restoration Law, una soluzione può essere trovata nella compensazione del consumo di suolo attraverso la rinaturalizzazione di aree degradate. L’approccio proposto prevede che la trasformazione di greenfield sia subordinata al recupero di una pari quantità di aree dismesse, anche in comuni distanti tra loro, coinvolgendo soggetti terzi come provider per facilitare il processo.

Si tratta di un modello innovativo che mira a bilanciare le esigenze di sviluppo infrastrutturale con la tutela ambientale, in accordo con alcune iniziative già in fase di studio.

Guido Inzaghi e Morgen Miragoli hanno esplorato questo tema in un articolo su ItaliaOggi, proponendo un modello che potrebbe segnare una nuova era nel settore della logistica e dei data center.

Trovate l’articolo qui.