Angela Ruotolo fa il punto sulle norme del nuovo Codice dei contratti pubblici dedicate agli appalti dei privati per la realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo durante RE Italy Meeting 2024, organizzato da Monitor Immobiliare e Monitor Legale lo scorso 16 ottobre.
Le esigenze di semplificazione di una normativa che impone a operatori economici privati di “trasformarsi” in vere e proprie stazioni appaltanti pubbliche non sono state colte dalla riforma dei contratti pubblici.
Servirebbero invece norme specifiche per semplificare l’aggiudicazione di questo particolare tipo di appalti, fondamentali per le operazioni di rigenerazione urbana.
Ma anche lo schema del decreto correttivo appena approvato in Consiglio dei Ministri non contiene alcuna novità che consenta di conciliare le esigenze di trasparenza e di concorrenza imposte dalla normativa comunitaria con quelle della sostenibilità degli investimenti nel settore immobiliare.